IL RAGAZZO DAL MARE NEGLI OCCHI - LIBRI PER BAMBINI

 

Lo spazio di oggi è dedicato alla storia di Heinrich Schielmann.

Proprio sui racconti di questo personaggio sono stata avvicinata all’archeologia da bambina.

Storie che il papà mi raccontava sui resti dell’antica Troia.

 

 

Il ragazzo con il mare negli occhi racconta la vita di quell’uomo che, per ritrovare l’antica Troia, basò le sue ricerche sull’opera di Omero, l’Iliade.

 

Quando un regalo ti cambia la vita… così è stato per Heinrich Schielmann che all’età di quasi otto anni ricevette dal padre la Storia universale per ragazzi del dott. Georg Ludwing Jerrer. Il testo illustrava l’incendio di Troia con le sue mura e le porte Scee e questo colpì molto il ragazzino.

Quando il giovane Heinrich vide queste immagini disse al padre che se tali mura erano esistite, non potevano certo essersi dissolte e che un giorno lui le avrebbe scoperte.

 

“Ciò di cui il cuore è pieno, sia gioia che dolore, viene alle labbra specie a quelle di un bimbo”.

( Autobiografia, Heinrich Schielmann)

 

Anche la vita di Emilia, la protagonista del libro, viene condizionata da un regalo.

All’età di nove anni la mamma le dona una pietra con il volto di leone. Una pietra proveniente dalla stessa collina dove erano state scoperte le rovine della città di Troia. Questo oggetto antico, magicamente, fa fare sogni alla bambina che la portano a scoprire la vita di Heinrich Schielmann.

 

La vita di un uomo che si è creato da solo, che ha dovuto lasciare gli studi e iniziare a lavorare dopo la morte della madre.

Un uomo che dopo il lavoro studiava (nella sua vita Heinrich Schielmann, ha imparato venti lingue).

Un uomo, che, dopo le sofferenze sia fisiche che economiche, diventò ricco... ma non felice.

Un uomo che, ad un certo punto, all’apice della sua vita professionale, lascia tutto (famiglia e lavoro) per ricrearsi una nuova vita all’insegna delle scoperte archeologiche.

Un uomo che ha raggiunto i suoi sogni.

Un esempio di tenacia.  

 Heinrich Schliemann. Foto credit: Universitätsbibliothek Heidelberg
Heinrich Schliemann. Foto credit: Universitätsbibliothek Heidelberg

 Sotto l’aspetto “archeologico”  non possiamo definire Heinrich Schielmann un archeologo. Purtroppo il suo modo di scavare era più volto a ritrovare ciò che era convinto si trovasse sottoterra invece di raccogliere i dati che la terra e i reperti raccontavano.

Il libro però non fa uscire questo aspetto, che volendo si può approfondire dopo la lettura.

 

Se volete parlare del mestiere dell’archeologo, potete guardare un mio video su YouTube :

 

Certamente Il ragazzo dal mare negli occhi  avvicina il lettore alla figura di Heinrich Schielmann ma lascia anche un messaggio importante: attraverso i sogni, con tenacia e determinazione, si raggiungono gli obiettivi.

 

Il libro è scritto da Lilith Moscon, autrice di numerosi testi per ragazzi e illustrato da Giulia Pastorino.

Il plus di questo libro edito da Telos edizioni è che fa parte della collana Sottovento, una collana concepita per andare incontro ai bisogni di lettura dei lettori con dislessia e DSA.

Gli strumenti ad alta accessibilità del testo lo rendono strumento utile alla didattica dell’italiano e delle lingue straniere (versione digitale multilingue) accompagnando l’insegnante nella gestione di un gruppo classe misto e diversificato nei bisogni.

Se siete docenti potete richiedere gratuitamente una copia dei materiali operativi pensati per una didattica inclusiva a partire dai libri di letteratura, scrivendo a scuolaeformazione@telosedizioni.it

Autore: Lilith Moscon

Illustratore: Giulia Pastorino

Editore: Telos

Collana: Sottovento

Pagine: 96 p.

Età di lettura: da 7 anni

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