Nerone: i porri, gli smeraldi e le casacche verdi

 

Nerone , secondo molti suoi contemporanei, era ritenuto “porrofago” perché mangiava una gran quantità di porri per migliorare e proteggere la voce.

Probabilmente i motivi per cui consumava questa verdura erano altri, come per esempio per curare il cuore. I porri, infatti, come altre verdure quali l’aglio, la cipolla, i broccoli e i fagioli,  sono oggi ritenuti alimenti che riducono le malattie cardiache.

Per gli antichi Romani, il porro era considerato anche un potente diuretico, impiegato contro i morsi di serpente e utilizzato come sostanza afrodisiaca.

 

 

Nerone era un gran “sostenitore” del colore verde.

Nelle sue collezioni di pietre preziose predominavano gli smeraldi.

Plinio, nella sua celebre opera Storia naturale (libro 37, 16, 64), raccontava che l’imperatore osservava i combattimenti dei gladiatori attraverso un grande smeraldo per filtrare i raggi del sole - come degli occhiali da sole (?)- . Probabilmente non doveva essere questa la funzione della pietra ma veniva utilizzata per riposare la vista dopo aver guardato gli spettacoli gladiatori per molte ore – allo smeraldo si attribuivano diverse virtù, fra cui quella di riposare la vista.

Casualità o meno, la scuderia preferita da Nerone , la factio prasina (una squadra molto forte, sostenuta dal popolo di Roma), aveva la casacca verde, e quando l’imperatore andava all’ippodromo a vedere le corse dei cavalli ne indossava anche lui una dello stesso colore.

 

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